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Glossario

Definizione dei termini più specialistici usati in questo sito

A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z
A
  • Abitazione (Diritto di)

    Consiste nel diritto di abitare una casa limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia. Il diritto di abitazione non si può cedere o dare in locazione. Si estingue con la morte del titolare.

  • Accendere un mutuo

    Termine con cui si indica l'apertura di un mutuo.

  • Accertamento del passivo

    L’accertamento del passivo è una fase essenziale della procedura concorsuale finalizzata all’individuazione dei crediti che devono essere soddisfatti con i beni del fallimento. In questa fase il curatore procede all’identificazione dei creditori del fallito e dei titolari di diritti reali o personali su beni che rientrano nel patrimonio fallimentare e li avvisa che possono chiedere il riconoscimento dei loro diritti. I creditori presentano domanda di insinuazione al passivo affinché i loro crediti possano essere soddisfatti sui beni che costituiscono il patrimonio del fallito. I titolari di diritti reali o personali su beni mobili o immobili di proprietà o nel possesso del fallito presentano domanda di restituzione o rivendicazione dei beni al fine di sottrarli al patrimonio del fallito, individuando così la massa attiva destinata al soddisfacimento dei creditori concorsuali. A seguito dell’esame di tutte le domande viene approvato lo stato passivo nel quale sono indicati i creditori ammessi ad essere soddisfatti con il patrimonio del fallito e i titolari di diritti reali o personali ai quali devono essere restituiti i beni. Lo stato passivo può essere oggetto di impugnazione da parte dei creditori non ammessi, o ammessi solo in parte, e di coloro cui non è stata riconosciuta la titolarità di un diritto reale o personale su beni del fallimento oppure, da parte del curatore o dei creditori che contestano i crediti ammessi.

  • Accesso ai documenti amministrativi

    È il diritto che ciascun cittadino ha di esaminare e richiedere copia dei documenti amministrativi di cui ha interesse, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge (articolo 22 della legge n. 241 del 1990).

    Questo diritto è riconosciuto per assicurare la trasparenza dell'attività amministrativa ed è escluso solo per i documenti coperti da "segreto", che costituiscono una eccezione alla regola generale.

    Le modalità di esercizio del diritto d'accesso e i casi di esclusione sono disciplinati dal Regolamento 27 giugno 1992, n. 352.

  • Adozione

    Si chiama adozione l'atto che attribuisce a un soggetto (l'adottato) la qualità giuridica di figlio di un altro soggetto (l'adottante) anche se il primo non è stato generato dal secondo.

    Attraverso l'adozione si costituisce un vincolo giuridico di filiazione tra persone non unite da una relazione biologica.

    Con il termine adozione si indicano istituti giuridici diversi.

    Il nostro ordinamento infatti prevede e disciplina sia l'adozione dei minori (consentita, salvo casi particolari, solo ai coniugi uniti in matrimonio), sia l'adozione dei maggiorenni.

  • Affidamento dei minori

    È disciplinato dalla legge 4 maggio 1983 n. 184 e consiste nell'affidamento di un minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, a una famiglia diversa da quella naturale, a una persona singola, a una comunità di tipo familiare, o nel ricovero in un istituto di assistenza.

    Ha lo scopo di assicurare il mantenimento, l'educazione e l'istruzione del minore per il tempo necessario a superare le difficoltà della famiglia d'origine.

    L'affidamento perciò è sempre temporaneo e comporta, quando è possibile, il reinserimento del minore nella sua famiglia naturale.

    Quando, invece, la situazione di crisi non è superabile, interverrà la dichiarazione di adottabilità del minore.

  • Affinità

    La affinità è il vincolo fra un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge (gli affini di ciascun coniuge non sono affini fra di loro). I coniugi (legati da rapporto di coniugio) non sono né parenti, né affini. Il grado di affinità è lo stesso che lega il parente di uno dei coniugi e quindi (a titolo esemplificativo) sono:

    • Affini di primo grado [il suocero e il genero (in quanto la moglie è parente di primo grado con il proprio padre); il suocero e la nuora];
    • Affini di secondo grado [il marito e il fratello della moglie (in quanto la moglie è parente di secondo grado con il proprio fratello); la moglie e la sorella del marito].
  • Aggiudicatario

    Soggetto a cui è attribuita la proprietà dell’immobile all’asta.

  • Amministratore di sostegno

    L’amministratore di sostegno è una figura istituita con la Legge numero 6 del 9 gennaio 2004, a tutela di chi, pur avendo difficoltà nel provvedere ai propri interessi, non necessita comunque di essere interdetto o inabilitato. Viene nominato dal giudice tutelare e scelto, dove è possibile, nello stesso ambito familiare dell’assistito. Possono diventare quindi amministratori di sostegno il coniuge, purché non separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, e comunque il parente entro il quarto grado.

  • Amministrazione straordinaria

    L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza è una procedura concorsuale con finalità conservativa del patrimonio dell'impresa, al contrario delle altre procedure concorsuali (il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa), che hanno invece finalità liquidativa. Essa infatti mira al recupero e al risanamento delle grandi imprese che versano in uno stato di insolvenza, per evitare la dispersione del patrimonio aziendale e la perdita di un gran numero di posti di lavoro.

  • Appello

    Si tratta di un mezzo di impugnazione per chiedere la riforma di un provvedimento del giudice di primo grado ritenuto, in tutto o in parte, ingiusto.

    Nello specifico impedisce che la sentenza passi in giudicato, e permette un riesame della controversia relativamente ai punti del provvedimento impugnati, sicchè la nuova sentenza sostituisce quella impugnata.

    L'appello impedisce anche l'esecuzione della sentenza impugnata (generalmente per il penale: art.650 c.p.p.) salvo che la legge non la dichiari provvisoriamente esecutiva (generalmente per il civile: art.282 c.p.c.).

  • Assegnazione

    Il creditore pignorante o gli altri creditori intervenuti al processo esecutivo possono chiedere l’assegnazione del bene pignorato evitando la vendita forzata dello stesso a soddisfazione del proprio credito. L’asseganzione può essere fatta soltanto per un valore non inferiore alle spese di esecuzione e ai crediti aventi diritto a prelazione anteriore a quello dell’offerente.

  • Assenso alla cancellazione

    Dichiarazione della Banca che acconsente a procedere con l'eliminazione di un'ipoteca iscritta a suo favore a garanzia di un debito estinto.

  • Asta giudiziaria

    Attività processuale realizzata su richiesta del creditore procedente a cura del Giudice dell'esecuzione, del Cancelliere o dell'Ufficiale giudiziario, allo scopo di alienare i diritti del debitore esecutato su beni mobili, immobili, o su crediti e trasformarli in liquidità a soddisfacimento dei diritti del creditore procedente e dei creditori intervenuti.

  • Asta telematica

    Modalità di svolgimento dell’asta giudiziaria, che consente la partecipazione in modalità web, tramite un personal computer ed una connessione internet.

  • Attività Giurisdizionale cautelare

    È l'attività svolta dal giudice per salvaguardare un diritto oggetto di una vertenza prima della sua definizione.

  • Attività Giurisdizionale di cognizione

    È l'attività svolta dal giudice per accertare un diritto controverso attraverso un procedimento (processo) che si conclude con un provvedimento (sentenza).

  • Attività Giurisdizionale di esecuzione

    E' l'attività svolta sotto la direzione di un giudice per l'attuazione, in via coattiva o forzata, di un diritto già accertato.

  • Autorità procedente

    È il giudice davanti al quale pende il procedimento.

  • Avviso di vendita

    Documento pubblico redatto dal Cancelliere, dal Notaio o dal Professionista Delegato contenente la notizia dell’ordine di vendita emesso dal Giudice. L’avviso contiene l’indicazione del bene posto in vendita, data e ora dell’asta, prezzo base, misura del rilancio minimo, termine presentazione offerte, modalità di vendita, sito internet sul quale è pubblicata la relazione di stima.

  • Azione disciplinare

    È l'azione promossa dal Ministro della Giustizia o dal Procuratore generale della Cassazione nei confronti dei singoli magistrati che vengono meno ai loro doveri o che tengono una condotta contraria al prestigio dell'ordine giudiziario, ponendo in essere un illecito disciplinare.

    Sull'azione disciplinare decide il Consiglio Superiore della Magistratura che può applicare le sanzioni disciplinari (ammonizione, censura, perdita di anzianità, rimozione e destituzione).

  • Azione revocatoria fallimentare

    L'azione revocatoria è uno strumento utilizzabile dal curatore fallimentare allo scopo di ricostituire il patrimonio del fallito destinato alla soddisfazione dei suoi creditori, facendovi rientrare quanto ne era uscito nel periodo antecedente al fallimento: essa consente, infatti, di colpire gli atti del debitore insolvente che hanno inciso sul suo patrimonio in violazione del principio della par condicio creditorum. Tramite l’azione revocatoria il curatore può rendere inefficaci gli atti di disposizione, i pagamenti e le garanzie poste in essere dal fallito nell'anno o nei sei mesi antecedenti al fallimento, conseguentemente imponendo ai terzi che hanno ottenuto beni o denaro di restituire quanto ricevuto, o, se hanno ottenuto garanzie, retrocedendoli dal rango privilegiato a quello chirografario. Affinché, tuttavia, la revocatoria possa essere accolta, è necessario che il terzo al momento dell'atto fosse a conoscenza dell'insolvenza della sua controparte. L'azione revocatoria è uno strumento utilizzabile dal curatore fallimentare allo scopo di ricostituire il patrimonio del fallito destinato alla soddisfazione dei suoi creditori, facendovi rientrare quanto ne era uscito nel periodo antecedente al fallimento: essa consente, infatti, di colpire gli atti del debitore insolvente che hanno inciso sul suo patrimonio in violazione del principio della par condicio creditorum. Tramite l’azione revocatoria il curatore può rendere inefficaci gli atti di disposizione, i pagamenti e le garanzie poste in essere dal fallito nell'anno o nei sei mesi antecedenti al fallimento, conseguentemente imponendo ai terzi che hanno ottenuto beni o denaro di restituire quanto ricevuto, o, se hanno ottenuto garanzie, retrocedendoli dal rango privilegiato a quello chirografario. Affinché, tuttavia, la revocatoria possa essere accolta, è necessario che il terzo al momento dell'atto fosse a conoscenza dell'insolvenza della sua controparte. L'azione revocatoria è uno strumento utilizzabile dal curatore fallimentare allo scopo di ricostituire il patrimonio del fallito destinato alla soddisfazione dei suoi creditori, facendovi rientrare quanto ne era uscito nel periodo antecedente al fallimento: essa consente, infatti, di colpire gli atti del debitore insolvente che hanno inciso sul suo patrimonio in violazione del principio della par condicio creditorum. Tramite l’azione revocatoria il curatore può rendere inefficaci gli atti di disposizione, i pagamenti e le garanzie poste in essere dal fallito nell'anno o nei sei mesi antecedenti al fallimento, conseguentemente imponendo ai terzi che hanno ottenuto beni o denaro di restituire quanto ricevuto, o, se hanno ottenuto garanzie, retrocedendoli dal rango privilegiato a quello chirografario. Affinché, tuttavia, la revocatoria possa essere accolta, è necessario che il terzo al momento dell'atto fosse a conoscenza dell'insolvenza della sua controparte.

B
  • Braccialetto elettronico

    È un mezzo elettronico destinato al controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari o alla detenzione domiciliare che si applica alla caviglia e permette all'Autorità giudiziaria di verificare a distanza e costantemente i movimenti del soggetto che lo indossa.

    Nel caso di alterazione o manomissione del braccialetto, è previsto il ritorno in carcere e una pena aggiuntiva.

  • Buona fede

    Consiste nell'ignoranza di ledere un diritto altrui. In generale, la buona fede si identifica con la convinzione di aver acquistato un diritto sulla cosa per mezzo di un titolo che si ritiene idoneo, ma non lo è.

C
  • CTU

    E’ un ausiliario, provvisto di particolare competenza tecnica, scelto fra persone iscritte in particolari albi. Egli presta assistenza al giudice e presenta relazioni. Redige la relazione di stima.

  • Caparra

    Clausola inserita in un contratto per rafforzare il vincolo contrattuale. Se una delle parti si rende inadempiente agli obblighi assunti, questa è tenuta a pagare la somma stabilita. La caparra può essere confirmatoria o penitenziale. La confirmatoria consiste nel consegnare all'altra parte una somma di denaro a conferma del vincolo assunto e a titolo di acconto sul prezzo dovuto; se invece inadempiente è la parte che ha ricevuto la caparra, l'altra parte può recedere dal contratto e pretendere il doppio di quanto aveva dato. Diversa è la funzione della "caparra penitenziale" che costituisce il corrispettivo del diritto di recedere convenzionalmente dal contratto: chi recede perde la caparra data o deve restituire il doppio di quello che ha ricevuto.

  • Carcere (o Istituto penitenziario)

    Luogo chiuso e isolato dalla società, destinato ad accogliere coloro che sono in attesa di giudizio o già definitivamente condannati, comunemente definito carcere.

    Gli istituti penitenziari fanno capo al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, istituita presso il Ministero della Giustizia.

  • Casellario giudiziale

    È lo schedario istituito presso la Procura della Repubblica di ogni Tribunale che raccoglie e conserva gli estratti dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria o amministrativa per consentire la conoscenza dei precedenti di ciascun soggetto.

    Presso il Ministero della Giustizia esiste il casellario centrale che è il terminale di tutti i casellari locali.

    L'ufficio del casellario giudiziale rilascia i certificati penali su richiesta delle autorità giudiziarie e amministrative, o dei singoli privati che possono richiedere solo il proprio certificato.

  • Catasto

    Il catasto è l'inventario dei beni immobiliari esistenti in uno Stato. Scopo principale del catasto è quello fiscale. Altre funzioni secondarie ne derivano in quanto dalla consultazione dei registri catastali si possono rilevare l'accertamento della proprietà, la stima delle unità immobiliari, la stima dei terreni.

  • Categorie catastali

    La formazione delle categorie consiste nell'individuare in ciascuna zona le varie categorie di immobili. La qualificazione si basa nel distinguere gli immobili in funzione della loro destinazione ordinaria e permanente. Attualmente le categorie catastali sono le seguenti:

    • Gruppo A Immobili a destinazione ordinaria
    • Gruppo B Immobili destinati a servizi
    • Gruppo C Immobili commerciali
    • GRUPPO D Immobili a destinazione speciale
    • GRUPPO E Immobili a destinazione particolare
    • GRUPPO F Entità urbane
  • Cauzione

    Deposito di una determinata somma di denaro il cui ammontare, indicato nell’ordinanza/avviso di vendita, è generalmente pari al 10 % del prezzo base (o del prezzo offerto).

  • Certificato

    È un atto attraverso il quale la pubblica amministrazione documenta fatti o attesta diritti. Nei casi previsti dalla legge, è rilasciato anche da privati investiti di pubbliche funzioni (notai, avvocati, mediciecc.). Il certificato fa piena prova di quanto in esso affermato, fino a querela di falso.

  • Certificato catastale (o Visura Catastale)

    Documento rilasciato dalla banca dati telematica dell’Agenzia del Territorio (Catasto) nel quale sono riportati i dati catastali dell'immobile e quelli dei proprietari: foglio, mappale/particella, subalterno, vani e/o superficie in mq a seconda della tipologia abitativa (es. abitazione: vani; ufficio: mq), rendita catastale, categoria, classe, indirizzo, codice del comune, dati anagrafici dei proprietari. La Visura Catastale Storica è comprensiva di tutti i passaggi di proprietà e di ulteriori variazioni intervenute nel tempo sull’immobile.

  • Circoscrizione Giudiziaria

    Indica l'ambito territoriale in cui ciascun organo giudiziario esercita il potere giurisdizionale.

    La ripartizione delle circoscrizioni è fissata dalla legge: la circoscrizione giudiziaria del Tribunale è definita circondario, la circoscrizione giudiziaria della Corte d'Appello è il distretto, mentre la Corte di Cassazione è competente per tutto il territorio nazionale.

  • Classe catastale

    La classe all'interno di una categoria distingue gli immobili in base al livello delle rifiniture, ai servizi, ai vani e loro posizione.

  • Comitato dei Creditori

    Il comitato dei creditori è un organo collegiale composto da tre o cinque membri scelti tra i creditori con modalità tali da rappresentare in misura equilibrata quantità e qualità dei crediti: controlla che la gestione del patrimonio si stia svolgendo nel modo più efficiente e trasparente possibile, in vista degli interessi della collettività dei creditori. E’ titolare di poteri più penetranti di vigilanza e controllo che si spingono sino ad attribuzioni di carattere direttivo della procedura, dovendo- in estrema sintesi- vigilare sull’operato del curatore e autorizzarne alcuni atti, nonché esprimere il proprio parere (in alcuni casi vincolante) quando questo sia richiesto dalla legge, dal tribunale o dal giudice delegato.

  • Commissione tributaria

    È un organo della giurisdizione tributaria che ha la funzione di risolvere le controversie venutesi a creare tra i contribuenti e il Fisco.

    La Commissione Tributaria Provinciale è competente nel giudizio di primo grado, la Commissione Tributaria Regionale in quello di secondo grado.

  • Concordato fallimentare

    La proposta di concordato fallimentare può essere presentata sia dal fallito che dai creditori o da un terzo sino alla pronuncia del decreto di chiusura del fallimento; essa viene proposta nella forma di domanda al Giudice Delegato contenente l'offerta di una percentuale di pagamento delle somme dovute ai creditori chirografari, oltre al pagamento per intero dei crediti privilegiati e delle spese di procedura, i tempi entro cui l'adempimento avverrà e la descrizione delle garanzie offerte per il pagamento dei crediti, delle spese di procedura e del compenso al curatore. La proposta può prevedere la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, anche mediante cessione dei beni, accollo ovvero altre operazioni straordinarie, ivi compresa l'attribuzione ai creditori di azioni, quote ovvero obbligazioni, anche convertibili in azioni o altri strumenti finanziari e titoli di debito.

  • Concordato preventivo

    Il Concordato preventivo ha lo scopo di evitare al debitore, con il consenso dei creditori, il fallimento, in presenza di determinate condizioni. L’imprenditore in stato di crisi, ovvero di insolvenza, può presentare, in forma di ricorso al Tribunale del luogo in cui si trova la sede principale dell’impresa, una proposta transattiva mirante alla composizione ed al ripianamento dell’esposizione debitoria esistente. Durante la procedura di concordato, il debitore conserva l'amministrazione dei suoi beni e l'esercizio dell'impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale.

  • Consiglio di stato

    È un organo che ha funzioni consultive e funzioni giurisdizionali in ambito amministrativo.

    In qualità di organo consultivo (tre sezioni) il Consiglio si esprime in merito a tutte le materie riguardanti la Pubblica Amministrazione e si esprime attraverso il pronunciamento di "pareri" che possono essere "facoltativi" o "obbligatori".

    In qualità di organo giurisdizionale (tre sezioni) è competente a decidere nel giudizio di secondo grado in merito ai provvedimenti emessi dai Tribunali Amministrativi Regionali.

  • Consiglio superiore della Magistratura (C.S.M.)

    È l'organo previsto dalla Costituzione (art. 104) per l'autogoverno della magistratura.

    Adotta i provvedimenti riguardanti assunzioni, assegnazioni, trasferimenti e promozioni dei magistrati, nonchè i provvedimenti disciplinari.

    È composto dal Presidente della Repubblica (che lo presiede) dal primo Presidente della Corte di Cassazione e dal Procuratore Generale presso di essa (che ne sono membri di diritto) e da ventiquattro membri elettivi che durano in carica quattro anni: due terzi sono magistrati ordinari (eletti dalla magistratura), un terzo sono professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati con quindici anni di esercizio (cosiddetti "membri laici" eletti dal Parlamento in seduta comune).

  • Consolidamento dell'ipoteca

    Trattasi del momento in cui l'iscrizione dell'ipoteca presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari diventa efficace giuridicamente.

  • Corte costituzionale

    È un organo previsto dalla nostra Costituzione per: – giudicare sulla costituzionalità delle leggi, cioè per verificare se queste sono conformi a quanto stabilito dalla stessa Costituzione – giudicare sui conflitti di competenza tra i poteri dello Stato (legislativo, amministrativo, giurisdizionale), su quelli tra Stato e Regioni o tra le Regioni – giudicare sull'ammissibilità dei referendum abrogativi – giudicare penalmente, nei casi previsti dalla legge, il Presidente della Repubblica.

    È formata da 15 giudici che restano in carica 9 anni: 5 sono nominati dal Presidente della Repubblica, 5 dal Parlamento in seduta comune, 5 dai magistrati ordinari e amministrativi di grado più elevato. Ogni tre anni i giudici della Corte Costituzionale eleggono tra loro un Presidente.

    Per giudicare penalmente il Presidente della Repubblica (cosa mai avvenuta sinora) ai 15 giudici se ne aggiungono altri 16 che vengono estratti a sorte da una lista di cittadini (eleggibili al Senato) compilata dal Parlamento ogni 9 anni.

  • Corte d'appello

    È un organo della giurisdizione ordinaria, civile e penale composto da tre giudici.
    È competente a giudicare in secondo grado di giudizio, detto appunto grado D'appello, sulle sentenze pronunciate in primo grado dal Tribunale.
    Ha giurisdizione all'interno della propria circoscrizione territoriale, circoscrizione che prende il nome di distretto e che generalmente corrisponde al territorio di una Regione e ha sede nel suo capoluogo.

  • Corte dei conti

    È un organo previsto dalla Costituzione (articoli 100 e 103) che svolge funzioni di controllo di legittimità sugli atti del Governo e della pubblica amministrazione; sulla gestione del bilancio dello Stato, delle amministrazioni pubbliche e degli enti sovvenzionati dallo Stato.

    Svolge anche funzioni giurisdizionali in materia di contabilità pubblica e di pensioni dei funzionari dello Stato.

    Si articola in sezioni "di controllo" e sezioni "giurisdizionali", per le questioni di maggior rilievo opera a sezioni unite.

    La Corte dei Conti ha anche funzioni consultive (attraverso la predisposizione di pareri) e referenti (in quanto è chiamata a riferire direttamente alle Camere sul risultato delle verifiche).

  • Corte di Assise

    È un organo della giurisdizione ordinaria penale competente a giudicare in primo grado solo per alcuni gravi reati.

    È composta da un Presidente (magistrato di Corte D'Appello), da un "giudice a latere" (magistrato di Tribunale) e da sei giudici popolari.

    Nello svolgimento della loro funzione i giudici popolari sono equiparati ai magistrati di Tribunale e partecipano alla formazione della sentenza con parità di voto.

  • Corte di Assise di Appello

    È competente a giudicare in secondo grado di giudizio (appello) sulle sentenze pronunciate in primo grado dalla Corte di Assise.

  • Corte di Cassazione

    È l'organo supremo della giustizia e ha il compito di assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge.

    Inoltre regola i conflitti di competenza, di giurisdizione e attribuzione all'interno della magistratura.

    In materia civile e penale è competente a riesaminare le sentenze o i provvedimenti pronunciati nei precedenti gradi di giudizio solo per motivi di diritto (giudizio di legittimità) cioè per verificare se il giudice di merito, nel pronunciarsi, abbia correttamente interpretato e applicato la legge.

    È un organo collegiale della giurisdizione ordinaria.
    È suddiviso in sezioni cosiddette "semplici" (sei penali, tre civili, una per le controversie di lavoro) e nei casi di particolare rilievo giudica a sezioni unite.

    Ha sede a Roma, e ha giurisdizione su tutto il territorio della Repubblica.

  • Creditore intervenuto

    Ulteriori creditori dell’esecutato che fanno domanda di intervento nel processo esecutivo per partecipare alla distribuzione della somma ricavata dalla vendita dei diritti pignorati. Se muniti di titolo esecutivo possono anche provocare gli atti del procedimento.

  • Creditore procedente

    Creditore che da avvio alla procedura esecutiva attraverso l’azione di pignoramento dei diritti del debitore.

  • Curatore

    Il compito del curatore, come quello del tutore, è curare e proteggere l'inabilitato (ovvero persona parzialmente incapace di provvedere ai propri interessi), rappresentandolo e sostituendolo nel compimento di tutti gli atti di natura patrimoniale di ordinaria e straordinaria amministrazione. Il curatore dell'inabilitato viene scelto con gli stessi criteri del tutore ed è nominato anch'egli dal Giudice Tutelare. Suo compito è quello di assistere l'inabilitato negli atti di riscossione dei capitali ed in quelli di straordinaria amministrazione.

  • Curatore fallimentare

    È l'organo esecutivo della procedura fallimentare cui sono affidati compiti di amministrazione del patrimonio della società fallita; egli è nominato con la sentenza dichiarativa di fallimento, o in caso di sostituzione o di revoca, con decreto del Tribunale. Entro 60 giorni dalla dichiarazione di fallimento presenta una relazione sulle cause e circostanze di questo, sulla diligenza e responsabilità del fallito, sulle responsabilità degli amministratori se trattasi di società. Ogni sei mesi il curatore deve consegnare al G.D. una relazione sulle attività svolte e un conto della gestione riguardante gli incassi e gli esborsi; una copia viene trasmessa al comitato dei creditori e poi depositata presso il registro delle imprese. Il curatore inoltre:

    • procede all'inventario dei beni e appone i sigilli;
    • forma il progetto di stato passivo;
    • predispone il programma di liquidazione;
    • gestisce l'impresa dove venga disposto l'esercizio provvisorio;
    • provvede alla vendita dei beni e può sospendere la vendita in caso di offerta migliorativa;
    • predispone il progetto di riparto.
  • Custode

    E’ un ausiliario di cui il giudice si serve per la conservazione dei beni sequestrati o pignorati, di cui esercita la custodia ed è responsabile verso le parti dei danni a lui imputabili. Viene nominato dal giudice o dall’ufficiale giudiziario.

  • Custodia cautelare

    La custodia cautelare in carcere o in un luogo di cura è una limitazione della libertà personale dell'imputato che si applica prima della sentenza irrevocabile di condanna per esigenze cautelari processuali (e cioè se vi è pericolo di fuga o di inquinamento delle prove) o se vi sono esigenze di tutela della collettività (ossia se vi è il pericolo di nuovi reati) nell'ipotesi in cui si procede per reati gravi e sussistono gravi indizi colpevolezza nei confronti dell'indagato o dell'imputato.

D
  • Decreto di trasferimento

    Atto del Giudice dell'esecuzione che trasferisce all'aggiudicatario il bene espropriato. Riporta la descrizione contenuta nell'ordinanza che dispone la vendita e ordina che si cancellino le trascrizioni dei pignoramenti e le iscrizioni ipotecarie che non si riferiscano ad obbligazioni assuntesi volontariamente dall'aggiudicatario. Contiene altresì l'ingiunzione al debitore ed al custode di rilasciare l'immobile venduto; costituisce titolo per la trascrizione della vendita sui libri fondiari e titolo esecutivo per il rilascio.

  • Decreto emesso dal giudice

    Termine con il quale viene denominato quel provvedimento emanato dal giudice nel’ambito del processo civile, penale ed amministrativo. Di regola non ha funzione decisoria ma solo ordinatoria, non presuppone l’insorgere di questioni tra le parti, non necessita, quindi, di contraddittorio e non deve essere motivato. Può essere pronunciato d’ufficio oppure su istanza diparte, orale o scritta, presentata in udienza o fuori.

  • Decreto ingiuntivo

    È un provvedimento di condanna con il quale il giudice civile ordina al debitore il pagamento di una somma o la consegna di una cosa a favore del creditore che offre una determinata prova scritta del suo diritto.

    Tale decreto viene emesso dal giudice senza aver sentito il debitore, il quale può proporre opposizione.

  • Decreto legislativo

    È una legge fatta dal Governo, su delega del Parlamento, il quale ne indica i contenuti, i limiti e i tempi di emanazione in una apposita legge (così detta Legge Delega). Si tratta di manifestazione del potere legislativo, di norma appartenente al Parlamento, che è consentito espressamente dall'art.76 della Costituzione ed il cui esercizio può essere sottoposto al controllo della Corte Costituzionale per verificare se il Governo abbia eventualmente ecceduto dalla delega.

  • Difesa d'ufficio

    È la difesa garantita a ciascun imputato che non abbia provveduto a nominare un proprio difensore di fiducia o ne sia rimasto privo.

    È prevista dalla legge al fine di garantire il diritto di difesa in ogni processo, diritto inviolabile dell'uomo riconosciuto dalla Costituzione all'articolo 24, comma secondo.

    Il difensore d'ufficio è nominato dal giudice o dal pubblico ministero sulla base di un elenco di difensori predisposto dal Consiglio dell'ordine forense, d'intesa con il Presidente del Tribunale.

    Il difensore d'ufficio ha l'obbligo di prestare il suo patrocinio e può essere sostituito solo per giustificato motivo.

    Le spese della difesa di ufficio sono a carico dell'imputato ma, se questi ha diritto al gratuito patrocinio, sono a carico dello Stato.

  • Diffida ad adempiere

    E' una dichiarazione scritta con la quale una parte intima all'altro contraente di adempiere in un congruo termine alla sua obbligazione; in mancanza il contratto si intenderà risolto.

  • Direzione Nazionale Antimafia (D.N.A.)

    La Direzione Nazionale Antimafia è istituita con legge 20 gennaio 1992 n.8, nell'ambito della Procura generale presso la Corte di Cassazione con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative alla criminalità organizzata.

    Alla Direzione è preposto il Procuratore nazionale antimafia nominato direttamente dal Consiglio Superiore della Magistratura e sono addetti, quali sostituti, magistrati esperti nella trattazione di procedimenti relativi alla criminalità organizzata.

    Il Procuratore, si avvale per le indagini delle strutture della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.). La D.I.A. è organismo istituito nell'ambito del Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno con il compito di assicurare lo svolgimento coordinato delle attività di investigazione sulla criminalità organizzata, ed in particolare sui delitti di associazione di tipo mafioso.

    Il Procuratore collabora con i magistrati addetti alle indagini antimafia; risolve eventuali conflitti riguardanti lo svolgimento delle indagini; assume le indagini preliminari svolte dai procuratori distrettuali, se non sono state osservate le direttive impartite o non si è efficacemente realizzato il coordinamento.

    Il Procuratore nazionale antimafia è sottoposto alla vigilanza del Procuratore generale presso la Corte di Cassazione che riferisce al Consiglio Superiore della Magistratura, circa l'attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalle Direzioni distrettuali antimafia istituite presso la Procura della Repubblica del tribunale dei 26 capoluoghi di distretto di Corte d'appello.

  • Diritto alla privacy

    Si tratta del diritto che ogni cittadino ha di escludere dall'altrui conoscenza tutto quanto riguarda la propria vita privata. E’ anche conosciuto come diritto alla riservatezza.

    Ha trovato nella recente legge 31–12–1996, n. 675 (sulla tutela dei dati personali) una nuova misura.

  • Distanze nelle costruzioni

    In questa materia hanno importanza i regolamenti comunali; questi stabiliscono la distanza fra edifici, in mancanza provvede il codice civile stabilendo che la distanza non può essere inferiore a tre metri.

  • Domicilio

    Luogo in cui persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.

E
  • Erede

    In diritto civile si definisce erede (Lat. heres) colui che sia stato chiamato a succedere nella universalità dei beni o in una quota di essi. Proprio la successione in universum ius serve a distinguere tale figura dal legatario, che invece succede esclusivamente in un singolo, determinato rapporto giuridico espressamente indicato dal de cuius (o dalla legge).

  • Erogazione

    Procedimento attraverso il quale viene consegnato al mutuatario l'importo del mutuo concesso dalla Banca.

  • Estinzione anticipata

    Rimborso del capitale residuo in un'unica soluzione prima della scadenza del finanziamento. Comporta normalmente il pagamento all'ente finaziatore di una penale in percentuale del capitale residuo.

  • Euribor

    “Euro Interbank Offered Rate" ovvero il tasso medio a cui avvengono le transazioni finanziarie in Euro tra le grandi banche europee. E’ utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso variabile.

  • Evizione

    E' una delle obbligazioni principali che incombono sul venditore. L'evizione è la garanzia che la cosa venduta non appartenga ad altri che la possano rivendicare. L'evizione si verifica quando risulta che la proprietà della cosa venduta spetta ad un terzo.

F
  • Fallimento

    Il fallimento è una procedura concorsuale rivolta, attraverso la liquidazione delle attività esistenti nel patrimonio del debitore, alla realizzazione coattiva e paritaria dei diritti dei creditori. Tale procedura è applicata quando l'imprenditore si trovi in stato di insolvenza, cioè quando non sia più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. La procedura fallimentare in particolare riguarda tutti i beni del debitore e si basa sul principio della par condicio creditorum, per cui tutti i creditori debbono essere ugualmente soddisfatti, salve le cause legittime di prelazione.

  • Fidejussione

    E' l'atto con cui un soggetto, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di una obbligazione altrui. La garanzia è personale perché il creditore può soddisfarsi sopra il patrimonio di una persona diversa dal debitore.

  • Fondo Sociale Europeo (F.S.E.)

    Il Fondo Sociale Europeo rientra tra i fondi cosiddetti strutturali costituiti sin dagli anni '60 per promuovere nell'insieme dei paesi aderenti alla Comunità Europea uno sviluppo equilibrato e una crescita sostenibile.

    Oggi il Fondo Sociale Europeo è lo strumento attraverso il quale l'Unione Europea promuove al suo interno: possibilità di occupazione, mobilità professionale e territoriale dei lavoratori, adeguamento alle trasformazioni industriali e al cambiamento dei sistemi produttivi.

    Per raggiungere tali finalità l'FSE sostiene in particolare le attività di formazione professionale e di riconversione professionale nel quadro dei seguenti specifici obiettivi: la promozione dello sviluppo di regioni in ritardo rispetto ad altre più progredite, la riconversione in zone di declino industriale, lo sviluppo dell'occupazione nelle zone ad alto tasso di disoccupazione, l'inserimento professionale di giovani con meno di 25 anni, il sostegno allo sviluppo di zone rurali.

    Il Fondo opera secondo specifici programmi, attraverso l'approvazione e il cofinanziamento di progetti che rispondano alle finalità ed agli obiettivi fissati e che fruiscano per la loro realizzazione del concorso finanziario dello Stato o delle Regioni interessate.

  • Forma ad substantiam

    Per gli atti di maggiore importanza la legge esige una particolare forma che è poi quella scritta. In questa ipotesi la forma è prescritta ad substantiam: l'atto cioè non è valido se non è fatto con la forma stabilita.

  • Frutti civili

    Sono frutti civili quelli che si ritraggono dalla cosa come corrispettivo del godimento che altri ne abbia. Tali sono gli interessi dei capitali, le rendite vitalizie ed ogni altra rendita, il corrispettivo delle locazioni e i canoni enfiteuci. I frutti civili si acquistano giorno per giorno in ragine della durata del diritto.

  • Frutti Naturali

    Sono frutti naturali quelli che provengono direttamente dalla cosa, vi concorra o no l'opera dell'uomo, come i prodotti agricoli, la legna, etc. Finché non avviene la separazione, i frutti formano parte della cosa. Si può tuttavia disporre di essi come di cosa mobile futura. I frutti naturali appartengono al proprietario della cosa che li produce, salvo che la loro priprietà sia attribuita ad altri. In questo caso la proprietà si acquista con la separazione.

  • Funzione giudicante/Funzione requirente

    La funzione giudicante è la funzione svolta dagli organi giudiziari (i giudici) a cui è attribuito il compito di decidere le controversie o di pronunciarsi sugli affari di loro competenza. La funzione requirente è invece esercitata dai magistrati che svolgono attività di "pubblico ministero" e hanno il compito di esprimere richieste o pareri in vista delle decisioni degli organi giudicanti.

G
  • Garante

    Colui che offre la garanzia reale o personale per il debitore.

  • Giudice delegato

    Giudice delegato dell'esecuzione: è la persona che fisica dirige l'espropriazione; la nomina è fatta dal presidente del Tribunale. Salvo che la legge disponga altrimenti, i provvedimenti del Giudice dell'esecuzione sono dati con ordinanza, che può essere dal giudice stesso modificata o revocata finché non abbia avuto attuazione. Giudice delegato fallimentare: La riforma ha ridefinito il ruolo del Giudice Delegato nell'ambito delle procedure concorsuali, assegnando allo stesso funzioni esclusivamente di garanzia, vigilanza e di controllo della legittimità e della regolarità formale del procedimento, attribuendo viceversa al curatore ed al comitato dei creditori funzioni di direzione dell’impresa. Pertanto, i poteri di vigilanza e controllo del Giudice Delegato sono stati rafforzati al fine di assicurare che la maggiore autonomia direzionale del curatore non si risolva in una gestione incontrollata di tale organo della procedura.

  • Giudice di pace

    A partire dal 1° maggio 1995 il Giudice di Pace inizia la sua attività in sostituzione del Giudice Conciliatore il cui ufficio è abolito.

    Rispetto al Giudice Conciliatore ha una competenza in materia civile molto più ampia oltre ad una competenza in materia penale per fatti lievi e che non richiedono accertamenti complessi.
    Il Giudice di Pace ha iniziato a svolgere le funzioni di giudice penale a partire dal 1° gennaio 2002.
    Il Giudice di Pace è un magistrato onorario al quale temporaneamente sono assegnate funzioni giurisdizionali.
    Dura in carica quattro anni e alla scadenza può essere confermato una sola volta.
    Al compimento del 75° anno d'età cessa dalle funzioni.

    Egli è tenuto ad osservare i doveri previsti per i magistrati ed è soggetto a responsabilità disciplinare.

    Il Giudice di Pace è un magistrato onorario e non di carriera e non ha un rapporto di impiego con lo Stato.
    Egli percepisce una indennità cumulabile con i trattamenti pensionistici e di quiescenza.

  • Giudice tutelare

    Il giudice tutelare è un magistrato istituito presso ogni tribunale ordinario con il compito di soprintendere alle tutele e alle curatele. Al giudice sono affidate diverse e importanti funzioni in materia di tutela delle persone, particolarmente i soggetti più deboli come i minori e gli incapaci, con riguardo agli aspetti sia patrimoniali che non patrimoniali. Il Giudice tutelare sovrintende alla maggior parte di quelle attività definite di "volontaria giurisdizione", ossia caratterizzate dal fatto che non vi sono due o più parti contrapposte, portatrici di interessi in conflitto, ma soltanto delle persone incapaci, o non del tutto capaci, di provvedere da sole ai propri interessi, a cui favore è previsto l'intervento di un giudice con funzioni di tutela e di garanzia, su sua autonoma iniziativa o su richiesta di parenti o soggetti che agiscono con la stessa finalità di protezione.

  • Giudice unico

    Il 2 giugno 1999 è divenuto efficace il Decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51 che ha riformato l'organizzazione dell'ordinamento giudiziario istituendo la nuova figura del Giudice Unico di primo grado.
    Il decreto ha abolito l'ufficio del Pretore trasferendo le sue competenze al Tribunale ordinario in materia sia civile che penale, escluso quanto attribuito al Giudice di pace.
    Il Tribunale ordinario decide, sia in materia civile che penale, prevalentemente in composizione monocratica (giudice singolo) e per specifiche ipotesi in composizione collegiale (collegio di tre giudici).

    Riferimenti normativi:
    Decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51

  • Giudici popolari

    Sono cittadini chiamati a comporre la Corte di Assise o la Corte di Assise di Appello insieme ai giudici togati.

    I loro nominativi sono estratti a sorte da apposite liste comunali.

    La nomina a giudice popolare è subordinata ad alcuni requisiti necessari: la cittadinanza italiana, l'età compresa tra i 30 e i 65 anni, il godimento dei diritti civili e politici, la buona condotta morale, la licenza di Scuola Media Inferiore (per la Corte di Assise), licenza di Scuola Media Superiore (per la Corte di Assise di Appello). Sono esclusi magistrati e funzionari in servizio all'ordine giudiziario, gli appartenenti alle Forze Armate e alla Polizia, membri di culto e religiosi di ogni ordine e congregazione.

  • Giudizio abbreviato

    Il giudizio abbreviato è uno dei riti alternativi introdotti dal nuovo codice di procedura penale.

    È caratterizzato dal fatto che con esso si evita il dibattimento e la decisione viene presa dal giudice allo stato degli atti delle indagini preliminari svolte dal Pubblico Ministero, che assumono valore di prova.

    Con esso l'imputato rinuncia al dibattimento e alle sue garanzie, accettando di essere giudicato in base agli atti raccolti nelle indagini preliminari e contenuti nel fascicolo del Pubblico Ministero.

    In cambio, in caso di condanna, la pena è ridotta di un terzo.

  • Giudizio direttissimo (o Processo per direttissima)

    È un procedimento penale speciale caratterizzato da un iter molto veloce, a cui si può ricorrere in caso di arresto in flagranza di reato, o di confessione dell'imputato.

    Sono ipotesi in cui, data l'evidenza delle prove, viene meno la necessità di procedere a particolari indagini, per cui il processo si svolge direttamente saltando le fasi dell'udienza preliminare e, nella maggior parte dei casi, delle indagini preliminari.

  • Giurisdizione

    È una delle funzioni fondamentali dello Stato, esercitata dai magistrati che costituiscono l'ordine giudiziario.

    È diretta all'applicazione delle norme giuridiche ai singoli casi concreti.

    La giurisdizione si distingue in ordinaria e speciale. La giurisdizione ordinaria è esercitata da magistrati ordinari e riguarda le materie che la legge non riserva ai giudici speciali. Sono organi della giurisdizione ordinaria, ad esempio, il Tribunale e la Corte di Cassazione.
    La giurisdizione speciale, invece, riguarda materie che la legge riserva a una magistratura speciale. Sono organi della giurisdizione speciale, ad esempio, i Tribunali Amministrativi Regionali e il Consiglio di Stato.
    A seconda degli ambiti e delle competenze la giurisdizione si differenzia in costituzionale, civile, penale, amministrativa, contabile, tributaria e militare.

    Lo strumento principale dell'attività giurisdizionale è il processo, che attraverso il contraddittorio delle parti mira alla pronuncia di un provvedimento, ad esempio una sentenza, con cui la legge viene interpretata e applicata al caso concreto

  • Grado di giudizio

    Indica la fase in cui si trova un giudizio: l'ordinamento italiano accoglie il principio del "doppio grado di giudizio" secondo il quale è ammesso un riesame della decisione emessa in primo grado.

    Si dice giudizio di primo grado, pertanto, quello in cui il giudice esamina e giudica una causa nel merito per la prima volta, di secondo grado (o in grado d'appello) quello in cui il giudice riesamina e si pronuncia sulla stessa causa per la seconda volta.

    È inoltre ammesso un giudizio di legittimità, ossia di controllo sulla legalità dei precedenti gradi di giudizio, che si svolge avanti alla Corte di Cassazione.

  • Grado ipotecario

    L'ordine di preferenza tra le varie ipoteche è determinato dalla data della loro iscrizione. Ogni iscrizione riceve un numero d'ordine il quale determina il grado dell'ipoteca che ha una importanza fondamentale perché indica chi dovrà soddisfarsi per primo.

  • Gratuito Patrocinio

    Si tratta di un beneficio previsto dalla Costituzione (art. 24 Cost.) che consiste nel riconoscimento dell'assistenza legale gratuita, per promuovere un giudizio o per difendersi davanti al giudice, alle persone che non sono in grado di sostenerne le spese. Al pagamento delle spese (avvocati, consulenti ed investigatori autorizzati) si provvede mediante il patrocinio a spese dello Stato.

  • Guardasigilli

    Con questo termine si designa il Ministro della Giustizia, il quale, per tradizione, è il custode del sigillo dello Stato e in questa veste controfirma le leggi e i decreti al fine di provvedere alla loro pubblicazione.

I
  • Imposta sostitutiva

    Trattenuta di imposta che sostituisce una serie di altre imposte operata direttamente dal una delle controparti in un transazione a sfavore dell’altra e pèer conto del Fisco. Nel caso di un mutuo per acquisto prima casa Il contratto è soggetto all'imposta sostitutiva nella misura dello 0,25% del finanziamento concesso (in luogo dell'imposta di registro, ipotecaria, catastale e delle tasse sulle concessioni governative). Questa imposta viene trattenuta direttamente dalla banca, al momento dell'erogazione del finanziamento.

  • Impugnazione

    È un rimedio giuridico creato per rimuovere uno svantaggio derivante da un provvedimento del giudice che si ritiene, in tutto o in parte, viziato.

    Attraverso l'impugnazione è possibile chiedere un controllo del provvedimento impugnato da parte di un giudice diverso da quello che lo ha emesso e ottenere così una nuova pronuncia.

  • Imputato

    Una persona indagata acquista la qualità di imputato quando viene emessa nei suoi confronti la richiesta di rinvio a giudizio, di giudizio immediato, di decreto penale di condanna, di applicazione della pena, ovvero di decreto di citazione diretta a giudizio o di giudizio direttissimo. L’attribuzione di un reato (imputazione) avviene da parte del Pubblico Ministero a conclusione delle indagini preliminari; fino a quel momento il soggetto potenziale autore dell’illecito non può esser considerato imputato, ma solo persona sottoposta alle indagini (indagato).

  • Incanto

    Particolare modalità di attuazione della vendita nella espropriazione forzata, consistente in una pubblica gara fra offerenti.

  • Indagato

    Si acquista il termine di indagato quando il Pubblico Ministero indaga su una persona e la iscrive nel registro delle notizie di reato: da quel momento la persona è formalmente indagata. Pertanto, l’indagato è solo una persona sottoposta ad indagini preliminari.

  • Interessi legali

    Sono gli interessi la cui misura è stabilita dalla legge. Dal 1 gennaio 2010 il saggio di interesse legale è pari all’1% (D.M. 4 dicembre 2009)

  • Interessi moratori

    Sono dovuti a titolo di risarcimento del danno provocato nel patrimonio del creditore dal ritardo nell'adempimento.

  • Ipoteca

    E' un diritto reale di garanzia che attribuisce al creditore, in caso di insolvenza del debitore, il potere di espropriare il bene sul quale l'ipoteca è stata iscritta e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dalla vendita. L'ipoteca si estingue automaticamente dopo venti anni, quindi per mutui di durata superiore va rinnovata.

  • Ipoteca giudiziale

    Ogni sentenza che porta condanna al pagamento di una somma o all'adempimento di altra obbligazione ovvero al risarcimento dei danni da liquidarsi successivamente è titolo per iscrivere ipoteca sui beni del debitore. Lo stesso ha luogo per gli altri provvedimenti giudiziali ai quali la legge attribuisce tale effetto: cambiale, assegno bancario, assegno circolare, certificato di liquidazione di borsa, o su atto ricevuto da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato.

  • Iscrizione ipotecaria

    La pubblicità ipotecaria si attua con l'iscrizione dell'ipoteca sul bene dato in garanzia. L'iscrizione è l'atto con il quale l'ipoteca prende vita e si esegue presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari del luogo in cui si trova l'immobile.

  • Istanza di vendita

    Procedura sulla base della quale il creditore pignorante e ognuno dei creditori muniti di titolo esecutivo possono chiedere la vendita dell'immobile pignorato.

  • Istituto penitenziario (Carcere)

    Luogo chiuso e isolato dalla società, destinato ad accogliere coloro che sono in attesa di giudizio o già definitivamente condannati, comunemente definito carcere.

    Gli istituti penitenziari fanno capo al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, istituita presso il Ministero della Giustizia.

L
  • Liquidazione dell'attivo

    La fase di liquidazione dell’attivo del fallimento consiste nell’attività di vendita dei beni mobili ed immobili del fallito, cui segue la fase della ripartizione dell’attivo, nel corso della quale viene distribuito il denaro ricavato dalla vendita tra i creditori concorsuali allo scopo di soddisfarne i rispettivi crediti. Al fine di procedere alla liquidazione,il curatore predispone, entro sessanta giorni dalla redazione dell'inventario, un programma di liquidazione da sottoporre, previa acquisizione del parere favorevole del comitato dei creditori, all’approvazione del Giudice Delegato.

M
  • Magistrato togato e onorario

    Nell'ambito della giurisdizione ordinaria, con il termine magistrato "togato" si indica il magistrato di carriera che esercita la funzione giurisdizionale (di giudice o di pubblico ministero) a tempo indeterminato, nominato mediante pubblico concorso e regolato dalle norme sull'ordinamento giudiziario, con remunerazione continuata.

    Il magistrato onorario, invece, è il magistrato nominato con particolari procedure e non legato allo Stato da un rapporto di pubblico impiego ma di servizio onorario; le funzioni del giudice onorario sono temporanee e l'incarico è remunerato in maniera diversa secondo le funzioni esercitate (giudice di pace, giudice aggregato, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, esperto presso il tribunale per i minorenni).

  • Misure alternative alla detenzione

    Sono misure introdotte con la legge di riforma penitenziaria del 26 luglio 1975 n. 354, che consentono al soggetto che ha subito una condanna di scontare, in tutto o in parte, a pena detentiva fuori dal carcere.

    In questo modo si cerca di facilitare il reinserimento del condannato nella società civile sottraendolo all'ambiente carcerario. Le misure alternative alla detenzione sono: l'affidamento in prova al servizio sociale, la semilibertà, la detenzione domiciliare, la libertà anticipata. Queste sono disposte dal Tribunale della sorveglianza.

  • Mutuante

    Banca o finanziaria che concede il mutuo.

  • Mutuario

    Una o più persone alle quali viene intestato il contratto di mutuo, le quali si impegnano a rimborsare il finanziamento.

  • Mutuo

    Il mutuo è il contratto col quale una parte (generalmente una banca) consegna all'altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità. Salvo diversa volontà delle parti, il mutuario deve corrispondere gli interessi al mutuante. Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti gli interessi.

  • Mutuo chirografario

    Particolare tipo di mutuo generalmente con durata massima di sei anni in cui non è prevista una garanzia ipotecaria, ma viene richiesta la garanzia personale del richiedente o di terzi. In genere viene utilizzato per mutui fino a 30.000 euro per finanziare interventi di manutenzione straordinaria in appartamenti o nelle parti comuni condominiali.

  • Mutuo ipotecario

    Particolare tipo di mutuo a media e lunga durata garantito da ipoteca su immobili.

N
  • Norma giuridica

    Si chiama norma ciascuna delle regole che disciplinano la vita organizzata della comunità. La norma giuridica ha lo scopo di contribuire all'organizzazione di un gruppo.

  • Nota di trascrizione

    Documento che attesta l'avvenuta registrazione della compravendita e dell'atto di mutuo.

  • Notificazione

    È l'attività con la quale l'ufficiale giudiziario o altra persona specificamente indicata dalla legge (messo comunale, polizia giudiziaria, avvocato) porta formalmente un atto a conoscenza del destinatario, attraverso la consegna di una copia conforme all'originale dell'atto.

  • Nuda proprietà

    Diritto di proprietà su un bene detenuto ed utilizzato da altri. Il nudo proprietario non paga le imposte di proprietà né le spese condominiali di gestione.

O
  • Obbligazione

    Consiste in un rapporto tra due parti in virtù del quale una di esse (debitore) è tenuta ad una prestazione in favore dell'altra parte (creditore). La prestazione deve essere suscettibile di valutazione economica e corrispondere ad un interesse, anche non patrimoniale, del creditore.
    Le obbligazioni derivano da contratto, fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico.

  • Ordinanza

    Termine con il quale viene denominato quel provvedimento emesso dal giudice nell’ambito del processo civile, penale ed amministrativo. Normalmente l’ordinanza è volta a regolare lo svolgimento del processo e non ha valenza decisoria. Di norma deve essere brevemente motivata e può essere successivamente modificata o revocata dal giudice che l’ha emanata.

P
  • Parentela

    La parentela è il rapporto giuridico che intercorre fra persone che discendono da uno stesso stipite e quindi legate da un vincolo di consanguineità. Sono parenti in linea retta le persone che discendono l’una dall’altra (genitore-figlio), sono parenti in linea collaterale coloro che, pur avendo uno stipite comune (ad esempio il padre o il nonno), non discendono l’una dall’altra (fratelli o cugini). Nella linea retta il grado di parentela si calcola contando le persone sino allo stipite comune, senza calcolare il capostipite. Nella linea collaterale i gradi si computano dalle generazioni, salendo da uno dei parenti sino allo stipite comune (da escludere) e da questo discendendo all’altro parente. Quindi (a titolo esemplificativo) sono:

    • Parenti di primo grado [i figli e i genitori (linea retta)];
    • Parenti di secondo grado [i fratelli e le sorelle; i nipoti e i nonni].
    • La legge (salvo che per alcuni effetti determinati) non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado.
  • Pari opportunità tra uomo e donna

    Principio che, accanto a quello di parità di trattamento, è finalizzato all'uguaglianza sostanziale tra uomo e donna, in piena attuazione dell'art. 3 della Costituzione.

    In questo senso è andata la legge 125/91 che si è proposta di favorire l'inserimento e la carriera delle donne nel lavoro attraverso misure che tolgano gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità.

  • Patrocinio a spese dello stato

    È l'intervento dello Stato in favore di chi ha diritto al gratuito patrocinio per il pagamento delle spese legali (avvocati, consulenti, investigatori autorizzati).
    Il patrocinio a spese dello Stato, già previsto per il processo penale e del lavoro nonchè per il processo di impugnazione del decreto di espulsione di stranieri e per i ricorsi al Garante per la protezione dei dati personali, è stato recentemente esteso ai giudizi civili ed amministrativi nonchè alle procedure di volontaria giurisdizione (legge n.134/2001).

  • Patteggiamento

    Si tratta di un procedimento penale speciale nel quale l'imputato e il Pubblico Ministero chiedono al giudice l'applicazione di una pena ridotta fino a un terzo rispetto a quella prevista per il reato commesso.

    Il patteggiamento è ammesso solo per i reati minori.

    Presupposto del patteggiamento è l'implicita ammissione di colpevolezza da parte dell'imputato e l'accordo tra imputato e Pubblico Ministero sulla scelta di questo rito speciale.

    Il giudice può accogliere la richiesta dell'imputato in ordine alla pena anche quando il Pubblico Ministero non è d'accordo.

    Se la sentenza è pronunciata sull'accordo tra imputato e pubblico ministero, l'appello non è ammesso.

  • Pegno

    E' un diritto reale che il debitore o un terzo concede al creditore su una cosa mobile a garanzia di un credito. Nel pegno il possesso della cosa passa al creditore.

  • Perizia

    Valutazione del valore dell'immobile da dare in garanzia effettuata da un tecnico abilitato a tale ruolo.

  • Persona fisica

    La persona fisica per l'ordinamento giuridico è qualsiasi essere umano. La persona fisica è un soggetto di diritto: è dotato di capacità giuridica, è titolare di diritti e doveri.

  • Persona giuridica

    Le persone giuridiche sono organizzazioni collettive, considerate come soggetti distinti dalle persone fisiche che le compongono ed esse stesse soggetti di diritto, dotate di capacità giuridica e titolari di diritti e doveri.

    Sono persone giuridiche le associazioni riconosciute, le fondazioni, i comitati riconosciuti, le società di capitali e gli enti pubblici.

  • Pertinenza

    Sono pertinenze le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un'altra cosa. Gli atti ed i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le pertinenze, se non è diversamente disposto. Le pertinenze possono formare oggetto di separati atti o rapporti giuridici. Esempi di pertinenza: il box, la cantina destinati al servizio di una casa di abitazione.

  • Pignoramento

    Il pignoramento consiste in una ingiunzione che l’ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito indicato i beni che vi di assoggettano e i frutti di esso.Tale vincolo giuridico produce l’effetto di rendere inefficaci nei confronti del creditore procedente e dei creditori intervenuti gli atti di alienazione o di disposizione compiuti da debitore ed aventi ad oggetto i beni pignorati.

  • Planimetria

    Studio dell'andamento della superficie del terreno riferita a un piano orizzontale; di un immobile: sinonimo di pianta, cioè rappresentazione in scala di un immobile.

  • Portabilità del mutuo (surroga)

    Operazione introdotta dalla Legge Bersani sui mutui mediante la quale il debitore (mutuatario) può sostituire la banca che ha erogato inizialmente il mutuo con una nuova banca. La banca che subentra provvederà a pagare il debito residuo e si sostituirà a quella precedente. Il debitore rimborserà il mutuo alle nuove condizioni concordate.

  • Possesso

    Il Possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o altro diritto reale. Si può possedere direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione della cosa. Si presume il possesso in colui che esercita il potere di fatto, quando non si prova che ha cominciato ad esercitarlo come detenzione.

  • Prelazione

    E' il diritto di soddisfarsi sui beni del debitore a preferenza di altri debitori. Le cause legittime di prelazione, ossia le cause in virtù delle quali la legge assicura questa preferenza, sono il pegno, l'ipoteca e i privilegi.

  • Prescrizione

    Produce l'estinzione di un diritto per effetto dell'inerzia del titolare del diritto stesso che non lo esercita o non lo usa per il tempo stabilito dalla legge.

  • Pretore

    Il Pretore, tradizionale figura di giudice la cui denominazione risale al diritto romano, è stato abolito con il Decreto legislativo n. 51 del 19 febbraio 1998, a seguito di una rilevante riforma del sistema giudiziario italiano (detta del "Giudice unico").
    Le principali funzioni giudiziarie del Pretore, infatti, sono state unificate in quelle del Tribunale ordinario che è diventato il principale giudice di primo grado (mentre un ruolo di competenze minori di primo grado rimane assegnato al Giudice di pace).
    Quanto agli Uffici, le ex Preture sono state quasi tutte abolite tranne alcune, dislocate in uno o più comuni principali del circondario del Tribunale di appartenenza, ciascuna di esse diventata Sezione distaccata del Tribunale con competenza territoriale e funzionale ridotta.

    Riferimenti normativi:
    Decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51

  • Privilegio

    E' la preferenza (prelazione) che la legge accorda al creditore in considerazione della causa del credito. Alcuni crediti, come le spese di alimentazione del debitore e della famiglia o perché concernono l'interesse finanziario dello Stato, sono preferiti ad altri. Il privilegio è stabilito dal legislatore. Le parti infatti non possono creare altri privilegi oltre quelli stabiliti dalla legge.

  • Processo

    È l'insieme delle attività previste e disciplinate da norme giuridiche (così dette "norme processuali") attraverso le quali viene esercitata la giurisdizione: si svolge davanti ad un giudice, con la partecipazione dei soggetti interessati (le parti del giudizio) e mira a una pronuncia finale (il provvedimento giurisdizionale, ad esempio una sentenza) che impone l'applicazione della legge al caso concreto.

  • Processo esecutivo

    Soddisfa il creditore che, pur munito di una sentenza o titolo che attesti il suo diritto, rimanga ugualmente insoddisfatto perché il suo debitore non esegue spontaneamente la sua prestazione. Realizza quindi coattivamente il risultato pratico di un obbligo giuridico disatteso, anche contro la volontà del debitore, che ne risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri (art.2740 Codice Civile). In questo modo il creditore potrà ottenere dal giudice la soddisfazione del suo credito attraverso l'esecuzione forzata di beni mobili; beni immobili; beni di eventuali terzi giuridicamente collegati al debitore; facendo eseguire l'obbligo di fare o non fare una certa attività. Il processo esecutivo si svolge solo in possesso di un Titolo Esecutivo.

  • Processo per direttissima (giudizio direttissimo)

    È un procedimento penale speciale caratterizzato da un iter molto veloce, a cui si può ricorrere in caso di arresto in flagranza di reato, o di confessione dell'imputato.

    Sono ipotesi in cui, data l'evidenza delle prove, viene meno la necessità di procedere a particolari indagini, per cui il processo si svolge direttamente saltando le fasi dell'udienza preliminare e, nella maggior parte dei casi, delle indagini preliminari.

  • Procura della Repubblica

    È l'ufficio dell'ordinamento giudiziario cui sono addetti i magistrati che svolgono le funzioni di Pubblico ministero (P.M.).

    L'ufficio del P.M. è istituito presso la Corte di Cassazione, le Corti di Appello, i Tribunali ordinari e i Tribunali per i minorenni.

    Agli uffici del P.M., che sono distinti ed autonomi dall'organo giurisdizionale presso il quale svolgono le loro funzioni, appartengono magistrati che esercitano le funzioni sotto la vigilanza del Ministro della giustizia (art.69 ordinamento giudiziario).

    I magistrati addetti agli uffici del P.M. - sostituti procuratori - esercitano le loro funzioni a seguito di designazione dei capi dell'ufficio (art.70 ordinamento giudiziario). Essi formano, nel loro complesso, la magistratura cd. requirente.

    Il P.M. vigila sull'osservanza delle leggi, sulla tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, richiedendo nei casi d'urgenza i provvedimenti che ritiene necessari; promuove la repressione dei reati e l'applicazione delle misure di sicurezza, fa eseguire i giudicati ed ogni altro provvedimento del giudice, nei casi stabiliti dalla legge.

    Anche innanzi al Giudice di pace in sede penale è prevista la figura del P.M., perché presso di esso non esiste alcun autonomo ufficio di procura.

  • Procura Generale della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione

    La Procura Generale presso la Corte di Cassazione svolge le funzioni del Pubblico Ministero presso l'organo supremo della giustizia; in base alla legge sull'ordinamento giudiziario interviene e conclude in tutte le udienze civili e penali della Corte di Cassazione e redige requisitorie scritte nei casi previsti da specifiche norme.
    Con tale attività contribuisce, nell'interesse pubblico, ad assicurare l'uniforme interpretazione della legge.

  • Professionista Delegato alla vendita

    Soggetto delegato dal giudice per lo svolgimento delle operazioni di vendita. Può essere un Notaio, un Avvocato ovvero un Commercialista, scelto tra appositi elenchi istituiti presso il tribunale di competenza.

  • Proprietà

    E' il diritto di godere e di disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo entro i limiti stabiliti dalla legge.

  • Protutore

    Il Protutore è chi, per nomina del giudice tutelare, rappresenta il minore in caso di conflitto di interessi tra quest'ultimo e il tutore o quando il tutore manchi.

R
  • Rata

    Pagamento da effettuare periodicamente per estinguere il debito. La cadenza dei pagamenti viene stabilita dal contratto.

  • Referendum

    È una consultazione popolare, cioè una votazione alla quale è chiamato il corpo elettorale, che ha come oggetto un testo normativo o una questione politica.

    È il più importante istituto di democrazia diretta, uno strumento attraverso il quale il popolo esercita direttamente la sovranità di cui è titolare, senza il tramite dei suoi rappresentanti.

    Il nostro ordinamento giuridico prevede: – il referendum costituzionale, per l'adozione di leggi di revisione costituzionale o di altre leggi costituzionali – il referendum abrogativo, per l'abrogazione di una norma di legge in vigore; – il referendum territoriale, per la modificazione del territorio di Regioni, Province e Comuni – il referendum consultivo, senza efficacia giuridicamente vincolante, sulle questioni di particolare rilievo a livello regionale.

  • Registrazione

    Consiste nel deposito del documento o contratto presso l'Ufficio del Registro, serve prevalentemente a scopi fiscali. Può avere importanza anche sotto l'aspetto del diritto privato, in quanto costituisce il mezzo di prova per dimostrare la data di una scrittura privata di fronte ai terzi. L'omissione della registrazione non produce l'invalidità del contratto, ma ne impedisce l'esibizione in giudizio finché non sia avvenuta la registrazione e non sia pagata la sanzione pecuniaria per la ritardata registrazione.

  • Registri immobiliari

    Servono ad accertare le vicende dei beni. In particolare per appurare se una determinata proprietà risulta venduta, o no, ad altre persone oppure se è gravata da ipoteca o privilegi.

  • Relazione di stima

    Resoconto scritto sullo stato dell’immobile oggetto d’asta; redatta dal Consulente tecnico d’ufficio.

  • Relazione notarile

    Documento rilasciato dal Notaio da cui risulta che l'immobile offerto in garanzia per il finanziamento è libero da gravami che potrebbero limitarne la disponibilità.

  • Rendita

    Con questa espressione si intende qualunque prestazione periodica (annuale, mensile ecc.…) avente per oggetto denaro.

  • Rendita catastale

    Il reddito immobiliare o tariffa esprime, in moneta legale, la rendita media unitaria che si ricava da ciascuna unità, al netto di spese e al lordo di imposte e tasse. La rendita catastale viene determinata analiticamente per ogni categoria e classe su un certo numero di unità immobiliari tipo.

  • Residenza

    Luogo in cui la persona ha la dimora abituale.

  • Riduzione dell'ipoteca

    Atto mediante il quale si diminuisce la somma originariamente iscritta o si restringe l'ipoteca ad una parte soltanto dei beni.

  • Rilancio minimo

    Offerta più alta di quella degli altri partecipanti all’asta, determinata in un valore minimo predefinito. La misura del rilancio minimo è stabilita dell’ordinanza/avviso di vendita.

  • Rinegoziazione del mutuo

    Operazione con la quale è possibile chiedere alla banca erogatrice la revisione delle clausole contrattuali del mutuo. La rinegoziazione deve avvenire senza costi e atti notarili (Legge Bersani sui mutui)

  • Ripartizione dell'attivo

    La ripartizione dell'attivo è la suddivisione, tra i creditori, dell'attivo fallimentare ovvero di quanto conseguito attraverso la liquidazione dei beni del fallito. È questa una fase eventuale e non necessaria della procedura, in quanto il fallimento può anche chiudersi per mancanza di attivo. Al riparto hanno diritto di partecipare tutti quei creditori il cui credito è stato ammesso al passivo. Nella previsione legislativa, la ripartizione avviene mediante ripartizioni parziali ed una ripartizione finale. Ogni piano di riparto parziale, redatto dal curatore, deve essere approvato e reso definitivo dal giudice delegato. Alla liquidazione definitiva o riparto finale, si provvede dopo l'approvazione del rendiconto di gestione del curatore.

  • Ristrutturazione

    Sotto la voce ristrutturazione sono compresi gli interventi che riguardano un edificio nella sua interezza, sia all'interno che all'esterno. Sono le trasformazioni che comportano cambiamenti sostanziali: cambio dell'uso, aspetto estetico, dimensioni dell'edificio.

  • Rogito notarile

    Atto definitivo della compravendita. È un atto pubblico da stipularsi davanti al Notaio che successivamente si occuperà di trascrivere il passaggio di proprietà nei registri immobiliari e segnalare la variazione al catasto.

S
  • Saggio d'interesse

    La misura degli interessi è denominata: tasso o saggio. Il tasso o saggio si distingue in legale e convenzionale: il primo è fissato dal legislatore; il secondo dalle parti.

  • Sanatoria dell'abusivismo

    È la possibilità di sanare opere realizzate in assenza o in difformità dal titolo formale richiesto per la loro esecuzione.

  • Sentenza

    È il provvedimento giurisdizionale contenente una decisione, emanato dal giudice nel processo.
    Generalmente è l'atto conclusivo o finale del giudizio.

    La sua forma è stabilita dalla legge, è pronunciata "in nome del popolo italiano" con l'intestazione "Repubblica italiana".

    Contiene il dispositivo (l'enunciazione della decisione del giudice in forma sintetica) e la motivazione (l'insieme delle ragioni che giustificano la decisione del giudice).

  • Sospensione condizionale della pena

    È un beneficio con il quale il giudice nel pronunciare una condanna non superiore ai due anni di arresto o di reclusione (o a una pena pecuniaria, che comparata alla pena detentiva, sia corrispondente), sospende l'esecuzione della pena principale per un determinato periodo, a condizione che il condannato, nel corso di detto periodo, non commetta reati dello stesso tipo.

    In questo caso, il reato si estingue e cessa l'esecuzione delle pene accessorie.

    Se invece il condannato commette un reato, dovrà scontare l'intera pena sospesa.

  • Spese d'istruttoria

    Rimborso chiesto dalla Banca per l'espletamento delle pratiche e formalità necessarie all'erogazione della somma finanziata.

  • Superficie (Diritto di)

    Tutto ciò che sta sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario del suolo stesso. Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri, che ne acquista la proprietà. Può anche alienare la proprietà della costruzione già esistente, separatamente dalla proprietà del suolo. Se la costituzione del diritto è stata fatta per un tempo determinato, allo scadere del termine il diritto di superficie si estingue e il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione.

  • Surroga (Portabilità del mutuo)

    Operazione introdotta dalla Legge Bersani sui mutui mediante la quale il debitore (mutuatario) può sostituire la banca che ha erogato inizialmente il mutuo con una nuova banca. La banca che subentra provvederà a pagare il debito residuo e si sostituirà a quella precedente. Il debitore rimborserà il mutuo alle nuove condizioni concordate.

T
  • Tasso d'ingresso

    Tasso che rimane in vigore per un periodo limitato di tempo allo scadere dello stesso verrà applicato il tasso definitivo detto "Tasso a Regime". Questo tipo di tasso viene utilizzato nei contratti di mutuo a tasso variabile.

  • Tasso d'interesse

    La misura degli interessi è denominata: tasso o saggio. Il tasso o saggio si distingue in legale e convenzionale: il primo è fissato dal legislatore; il secondo dalle parti.

  • Tasso fisso

    Formula in cui l'ammontare degli interessi viene determinata all'inizio e non varia più per tutta la durata del prestito.

  • Tasso misto

    Formula in cui è prevista la possibilità per il mutuatario di cambiare una o più volte nel corso del contratto e a scadenze prestabilite la modalità di calcolo degli interessi (da tasso fisso a variabile e viceversa)

  • Tasso variabile

    Formula in cui l'ammontare degli interessi dipende dall'andamento di un indice di riferimento legato al costo del denaro. Se i tassi sono in salita la rata aumenta se sono in discesa anche le rate si alleggeriscono.

  • Terzo datore di pegno

    Il pegno può essere concesso anche da un soggetto estraneo al rapporto obbligatorio principale. La figura del terzo datore di pegno si distingue dal fideiussore. Entrambi garantiscono il debito di un terzo ma mentre il fideiussore risponde con tutti i suoi beni, il terzo datore solo con il bene su cui è costituito il pegno.

  • Titolo esecutivo

    E' l'atto o il documento in base al quale può essere iniziata l'esecuzione forzata. Deve riferirsi a un credito certo; liquido; esigibile. Questo titolo da' diritto ad iniziare l'esecuzione senza bisogno di provare l'esistenza del diritto o della pretesa che si vuole soddisfare, almeno fino a che non venga contestato dal creditore con una opposizione.

    Sono titoli esecutivi:

    • le sentenze ed i provvedimenti ai quali la legge attribuisce espressamente efficacia esecutiva;
    • le cambiali nonché gli altri titoli di credito e gli atti ai quali la legge attribuisce espressamente la stessa efficacia;
    • gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato dalla legge a riceverli relativamente alle obbligazioni di somme di danaro in essi contenute.
  • Trascrizione

    La trascrizione nei Pubblici Registri Immobiliari è un mezzo di pubblicità che si riferisce agli immobili. Essa serve a far conoscere ai terzi le vicende giuridiche di un immobile.

  • Tribunale Amministrativo Regionale (TAR)

    È un organo della giurisdizione amministrativa, competente a giudicare in primo grado sui provvedimenti amministrativi impugnati per motivi di legittimità (cioè di conformità alla legge) e lesivi di un interesse legittimo (cioè di un interesse del singolo corrispondente ad un interesse pubblico generale); in alcuni ambiti ha giurisdizione di merito o esclusiva.
    Il TAR ha giurisdizione all'interno della propria circoscrizione, che coincide con il territorio della Regione, e ha sede nel suo capoluogo.

    È suddiviso in sezioni e le sue decisioni sono assunte da un collegio di tre giudici.

    Contro le decisioni del TAR è ammesso ricorso, in secondo grado, davanti al Consiglio di Stato.

  • Tribunale di Sorveglianza

    È uno dei due organi in cui si articola la magistratura di sorveglianza.

    La magistratura di sorveglianza è un organo giurisdizionale che ha il compito di vigilare sull'esecuzione della pena, interviene in materia di applicazione di misure alternative alla detenzione, di esecuzione di sanzioni sostitutive, di applicazione ed esecuzione di misure di sicurezza.

    Si compone di due organi giurisdizionali: il Magistrato di sorveglianza, organo monocratico e il Tribunale di sorveglianza, organo collegiale.
    Il Tribunale di sorveglianza opera sia come giudice di primo grado che come giudice di secondo grado rispetto al magistrato di sorveglianza.

    La competenza territoriale è estesa all'intero distretto di Corte d'appello.

    È composto di magistrati di sorveglianza in servizio nel distretto o nella circoscrizione territoriale della sezione distaccata di Corte d'appello e da professionisti esperti in psicologia, servizi sociali, pedagogia, psichiatria e criminologia clinica.

  • Tribunale Fallimentare

    E' il Tribunale che ha dichiarato il fallimento instaurando la relativa procedura, alla quale sovraintende con vasti poteri. Nomina, revoca e sostituisce gli organi della procedura, quando non è prevista la competenza del giudice delegato.

  • Tribunale Ordinario

    È il Giudice con competenza in materia sia civile che penale per un ambito territoriale detto circondario. Con il Decreto legislativo n. 51/98, che ha abolito il Pretore, il Tribunale ordinario è rimasto Giudice unico di primo grado, salvo talune competenze minori del Giudice di pace per le quali è quest'ultimo il giudice di primo grado.
    Perciò, il Tribunale ordinario giudica anche in secondo grado sugli appelli proposti contro le sentenze del Giudice di pace.

    Il Tribunale ordinario giudica in composizione collegiale (tre giudici) e in composizione monocratica (un giudice singolo).

    Le sentenze del Tribunale ordinario sono impugnabili, mediante l'appello, davanti alla Corte d'Appello per motivi concernenti il fatto che ha dato origine alla causa (motivi di merito) e davanti alla Corte di Cassazione, mediante ricorso per cassazione, per motivi concernenti questioni di puro diritto (motivi di legittimità) o di attribuzione tra le varie giurisdizioni (motivi di giurisdizione).

    Il Tribunale ordinario esercita anche le funzioni di Giudice tutelare, oltre ad altre specifiche funzioni stabilite dalla legge.

    I Tribunali ordinari sono 166, due dei quali appositamente istituiti in area di tribunali metropolitani.

    Riferimenti normativi:
    Decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51

  • Tribunale per i Minorenni

    Il Tribunale per i minorenni è un organo giudizionale, autonomo e specializzato, con funzioni di giudice di primo grado per tutti gli affari penali, civili e amministrativi riguardanti i minori degli anni 18.

    La sua circoscrizione territoriale coincide con quella della Corte d'Appello o della sezione della Corte d'Appello presso la quale il tribunale stesso è istituito.

    Il Tribunale per i minorenni è composto da un magistrato di Corte d'appello che lo presiede, da un magistrato di tribunale e da due componenti esperti non togati.

    Ha competenza in materia civile, penale e amministrativa per i procedimenti riguardanti:

    • i reati commessi nell'ambito del distretto dai minori degli anni 18;
    • l'applicazione di misure rieducative nei confronti dei minori degli anni 18 residenti nello stesso territorio;
    • l'esercizio della potestà dei genitori, della tutela, l'amministrazione patrimoniale, l'assistenza, l'affiliazione, l'adozione, sempre relativi ai minorenni residenti nel distretto di Corte d'Appello.

    Il Tribunale per i minorenni deve essere informato di tutti i procedimenti in corso per i delitti di violenza sessuale e corruzione commessi in danno di persone minori d'età.

  • Tribunali metropolitani

    Col termine tribunali metropolitani vengono comunemente identificati quei tribunali che hanno un circondario caratterizzato da un cospicuo numero di Comuni e da un alto tasso di contenzioso.

    Il termine è stato usato con riferimento ai tribunali di Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo nella Relazione al Decreto legislativo approvato il 3 dicembre 1999 con il quale il Governo, su delega del Parlamento, ha dato attuazione all'intento di decongestionare il lavoro di questi grossi tribunali mediante la revisione dei loro circondari e l'istituzione di 2 nuovi tribunali.

    Riferimenti normativi:

    • Relazione al decreto legislativo di attuazione della legge 5 maggio 1999, n. 155
    • LEGGE 5 maggio 1999 n. 155
  • Tutore

    Il tutore è nominato dal Giudice Tutelare del luogo di residenza o domicilio del tutelato (minore che ha perso i genitori o di genitori ignoti, o interdetto, ovvero persona assolutamente incapace di provvedere ai propri interessi). Il tutore ha la cura del tutelato, lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni, ma non può rappresentarlo nel compimento degli atti c.d. personalissimi (fare testamento, sposarsi, riconoscere il figlio naturale, …) che sono, pertanto, allo stesso preclusi. Rientrano in particolare tra i compiti del tutore provvedere all'amministrazione del patrimonio del tutelato e occuparsi del suo benessere psicofisico, promuovendo quanto più possibile il suo sviluppo. Ogni anno il tutore deve presentare al giudice tutelare il rendiconto relativo all'amministrazione del patrimonio del tutelato.

U
  • U.T.E. (Ufficio Tecnico Erariale)

    Ufficio dove ai beni immobili viene attribuita una rendita catastale.

  • Uffici di sorveglianza

    La magistratura di sorveglianza è un organo giurisdizionale che ha il compito di vigilare sull'esecuzione della pena, interviene in materia di applicazione di misure alternative alla detenzione, di esecuzione di sanzioni sostitutive, di applicazione ed esecuzione di misure di sicurezza.

    Si compone di due organi giurisdizionali: il Magistrato di sorveglianza, organo monocratico e il Tribunale di sorveglianza, organo collegiale.
    Le ordinanze conclusive del procedimento sono sempre ricorribili per Cassazione, e per le ordinanze in materia di misure di sicurezza, è previsto anche il riesame nel merito.

    • La competenza per materia è stabilita dagli artt. 69 e 70 dell'ordinamento penitenziario.
    • La competenza per territorio è individuata dall'art. 677 del codice di procedura penale.
  • Ufficiale giudiziario

    Funzionario ausiliario del giudice o del pubblico ministero e che svolge la propria attività nell’ambito della procedura civile o penale. Provvede, tra le altre attività, alla notificazione degli atti giudiziari, alla redazione dei protesti, agli sfratti ed ai pignoramenti.

  • Uso (Diritto di)

    L'uso consiste nel diritto di servirsi di un bene e, se è fruttifero, di raccogliere i frutti limitati ai bisogni propri e della famiglia. Il diritto di uso non si può cedere o dare in locazione. Si estingue con la morte del titolare.

  • Usucapione

    E' il mezzo in virtù del quale, per effetto del possesso protratto per un certo tempo, si produce l'acquisto della proprietà e dei diritti reali di godimento. Per i beni immobili ed i diritti reali di godimento il possesso continuato deve continuare per vent'anni. Colui che acquista in buona fede da che non è proprietario un immobile o un diritto reale di godimento su esso, in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire la proprietà e che sia stato debitamente trascritto, ne compie l'usucapione in suo favore col decorso di dieci anni dalla data di trascrizioni. I beni mobili iscritti in pubblici registri necessitano di un possesso continuato per tre anni. Per i beni mobili, in mancanza di titoli idoneo al trasferimento, la proprietà per usucapione si acquista in virtù del possesso continuato per dieci anni se in buona fede e vent'anni nel caso opposto.

  • Usufrutto (Diritto di)

    Consiste nel diritto di godere della cosa altrui rispettandone la destinazione economica. L'usufrutto si estende a tutte le accessioni della cosa. I frutti naturali e civili spettano all'usufruttuario per tutta la durata del suo diritto. La caratteristica dell'usufrutto è costituita dalla sua durata che è temporanea: se nulla è detto si intende costituito per tutta la durata della vita dell'usufruttuario se persona fisica e per un massimo di trent'anni se persona giuridica. L'usufruttuario può cedere ad altri il proprio diritto, può concedere l'ipoteca e può anche dare in locazione le cose che formano oggetto di usufrutto.

  • Usura

    Reato che si configura quando qualcuno fornisce del denaro in forma di prestito a dei tassi di interesse al di sopra di una soglia predeterminata. Il Ministero del Tesoro, sentiti la Banca d’Italia e l’Ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio (comprensivo di spese, remunerazioni e commissioni) degli interessi praticati dall’intero sistema bancario e finanziario. I tassi medi rilevati, aumentati della metà, costituiscono il livello massimo oltre il quale si configura il reato di usura.

V
  • Vendita a corpo

    Nei casi in cui il prezzo è determinato in relazione al corpo dell'immobile e non alla sua misura, sebbene questa sia stata indicata, non si fa luogo a diminuzione o a supplemento di prezzo, salvo che la misura reale sia inferiore o superiore di un ventesimo rispetto a quella indicata nel contratto. Nel caso in cui dovrebbe pagarsi un supplemento di prezzo, il compratore ha la scelta di recedere dal contratto o di corrispondere il supplemento.

  • Vendita a misura

    Quando un determinato immobile è venduto con l'indicazione della sua misura e per un prezzo stabilito in ragione di un tanto per ogni unità di misura, il compratore ha diritto a una riduzione, se la misura effettiva dell'immobile è inferiore a quella indicata nel contratto. Se la misura risulta superiore a quella indicata nel contratto, il compratore deve corrispondere il supplemento del prezzo, ma ha facoltà di recedere dal contratto qualora l'eccedenza oltrepassi la ventesima parte della misura dichiarata.

  • Vendita forzata

    Ha la funzione di trasformare i beni pignorati in denaro liquido.

  • Vendita senza e con incanto

    Nella vendita senza incanto (articolo 570 codice procedura civile), l’avviso di vendita indica il valore dell’immobile determinato a seguito della perizia di stima affidata ad un esperto secondo le previsioni dell’articolo 568 codice procedura civile ed ognuno, tranne il debitore, è ammesso a depositare in cancelleria un’offerta con indicazione del prezzo, del tempo e del modo del pagamento oltre ad ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta stessa (articolo 571 codice procedura civile). Nella vendita con incanto, invece, l’avviso indica, oltre agli altri elementi per la partecipazione, il prezzo base e la misura minima dell’aumento da apportarsi alle offerte (articolo 576 codice procedura civile) cosicché, nell’udienza fissata, tutti gli interessati si presentano dinanzi al giudice venendo ammessi a dichiarare i rialzi che ciascuno propone rispetto a quelli dichiarati dagli altri concorrenti. Le offerte non sono efficaci se non superano l’offerta precedente nella misura indicata nell’avviso di vendita.

  • Visura Catastale (o Certificato catastale)

    Documento rilasciato dalla banca dati telematica dell’Agenzia del Territorio (Catasto) nel quale sono riportati i dati catastali dell'immobile e quelli dei proprietari: foglio, mappale/particella, subalterno, vani e/o superficie in mq a seconda della tipologia abitativa (es. abitazione: vani; ufficio: mq), rendita catastale, categoria, classe, indirizzo, codice del comune, dati anagrafici dei proprietari. La Visura Catastale Storica è comprensiva di tutti i passaggi di proprietà e di ulteriori variazioni intervenute nel tempo sull’immobile.

  • Visura ipotecaria

    L’insieme di documenti che attestano le trascrizioni e le iscrizioni ipotecarie e può essere richiesta per singolo immobile o per nominativo del proprietario. La ricerca produce un elenco sintetico di formalità (note di trascrizione e iscrizione), e un dettaglio delle note eventualmente richieste.

  • Volontaria giurisdizione

    È l'attività che viene esercitata dal giudice non per comporre una lite, ma nell'interesse di uno o più soggetti, per il rilascio di autorizzazioni, omologazioni, nomine, revoche, ecc.

    In genere il giudice adotta questi provvedimenti con decreto emesso in Camera di Consiglio.